esistenza di Dio

La necessità dell’ateismo

Aveva soltanto diciannove anni, Percy Bysshe Shelley, quando scrisse La necessità dell’ateismo. E per questa ‘colpa’ fu cacciato da Oxford, appena un anno dopo esservi entrato. Quel testo ‘scandaloso’ viene ora proposto per la prima volta in Italia, insieme ad altri tre suoi saggi su Dio e sulla religione. Si possono così riscoprire i sorprendenti e poco noti esordi filosofici, improntati a un approccio rigorosamente umanista, di colui che di lì a poco diventerà uno dei più grandi poeti romantici europei.

50 motivi per cui si crede in Dio, 50 ragioni per dubitarne

Perché la gente crede in Dio? Non per i motivi che ci potremmo aspettare leggendo i soliti libri sull’argomento: non per l’efficacia dell’evangelizzazione, non per una profonda riflessione interiore, non per la condivisione di “prove” filosofiche. Le religioni possono essere molto diverse, ma i motivi più frequentemente citati dai loro fedeli sono molto simili e molto semplici. E forse per questo non erano stati, sinora, presi molto sul serio.

Ateismo ragionevole

L’ateismo è sempre più diffuso, ma non lo è la sua accettazione sociale. Le critiche nei suoi confronti, talvolta durissime, si sprecano, e non provengono soltanto dai fedeli più semplici, ma anche da autorevoli esponenti del mondo intellettuale. Eppure la posizione atea non è affatto estremista, anzi: è una posizione moralmente e intellettualmente rispettabile. L’ateismo è assolutamente razionale. Ma deve essere presentato in modo ragionevole.

Abbonamento a RSS - esistenza di Dio